Trattamenti Strumentali
- Tecarterapia
- Laserterapia
- Onde d'Urto
- Radarterapia
- Propriocezione
- PST
- Elettrostimolazione
- Ionoforesi
- Pressoterapia
- Ultrasuonoterapia
- Magnetoterapia
- TENS
- Trazioni
- Isocinetica
- DYNATORQ
La terapia Tecar© si basa su una tecnologia d'avanguardia che, grazie alla sua capacità di riattivare i meccanismi autoriparatori dell'organismo, ha cambiato il modo di operare e le prospettive in fisioterapia: applicabile in tempi molto ravvicinati al trauma, ripetibile anche più volte al giorno grazie all'assenza di controindicazioni ed effetti collaterali, ha dimezzato i tempi di recupero motorio, garantendone durata e stabilità dello stesso. La tecnologia Tecar© si avvale di un apparecchio - un generatore di onde hertziane - che sfrutta una forma di interazione elettromagnetica che fa riferimento al modello del condensatore, realizzando correnti di spostamento di cariche elettriche presenti all'interno dei tessuti sotto forma di ioni.
Lo strumento funziona con due diverse modalità: quella capacitiva e quella resistiva, attraverso due diversi tipi di elettrodi. Con l'elettrodo capacitivo, rivestito di materiale isolante ceramizzato, l'azione viene concentrata nella zona muscolare, con l'elettrodo resistivo, non rivestito di materiale isolante, l'azione si sviluppa nei punti più resistenti dei tessuti (ossa, tendini, legamenti).
Aumento del flusso ematico per microvascolizzazione con effetti antiflogistici, antedemigeni, stimolanti il metabolismo cellulare. La laser terapia esercita la propria azione antiedemigena nella prima fase del processo di flogosi agendo sul mediatore chimico che determina la vasodilatazione iniziale. Riassorbimento dei liquidi interstiziali per un'azione sulla pressione intracapillare.
Effetto Analgesico per innalzamento della soglia del dolore. L' azione antalgica puo' essere riferita ad una azione sulle terminazioni nervose periferiche ed ad un effetto centrale modulando gli stimoli niciecettivi.Stimolante sulla proliferazione di fibroblasti e sull'incremento della produzione di collagene nelle ferite.
La terapia con onde d'urto con le apparecchiature OssaTron, ReflectTron o EvoTron e' raccomandata nelle seguenti indicazioni:
L'apparecchio per radarterapia emette microonde di ftequenza 2450 MHz. Le microonde provocano un aumento di temperatura all'interno dei tessuti per effetto Joule. Tali onde vengono assorbite selettivamente dai tessuti a maggior contenuto acquoso.
La metodica propriocettiva consiste nel migliorare la capacità di controllo della postura e del movimento e la stabilità articolare del paziente, al fine del recupero completo del gesto attraverso esercizi finalizzati alla consapevolezza della posizione e del movimento delle articolazioni.
Il recupero propriocettivo è una parte fondante del processo riabilitativo: nei trattamenti conservativi e post chirurgici per il recupero della coordinazione e del controllo neuromotorio, nella prevenzione per ridurre il rischio di cadute ed infortuni, nell’allenamento per migliorare l’equilibrio e quindi le performance.
PST supporta i meccanismi dell'organismo di riparazione e favorisce la rigenerazione naturale. I segnali pulsanti con un pattern specifico (Tecnologia PST) vengono trasmessi alla zona da trattare mediante un manicotto aereo. In questo modo viene attivata la stimolazione delle cellule cartilaginee senza effetti collaterali indesiderati conosciuti.
Una terapia comprende una serie di sedute da 60 minuti ciascuna, da eseguirsi per 9 o 12 giorni consecutivi. Normalmente il trattamento viene interrotto solo al fine settimana. Solo terapisti addestrati e certificati PST vi assisteranno durante la terapia PST. Tutti gli apparecchi terapeutici PST sono prodotti medicali omologati e rispondono alla normativa europea EN 13485:2003.
Grazie al massimo reclutamento delle unità motrici, l'atrofia muscolare viene curata rapidamente. Dolori e contratture muscolari acute o croniche trovano un'efficace risoluzione.
La sicurezza e il comfort di applicazione sono ai massimi livelli: nessun rischio di bruciature o dolore, nessuno stress cardiovascolare e nessuna azione sui materiali di osteosintesi.
È una metodica che permette di veicolare attraverso la cute ioni attivi di un composto farmacologico disciolto in soluzione acquosa; come tale la corretta preparazione e la giusta scelta del farmaco da utilizzare sono di fondamentale importanza per l'efficacia terapeutica.
La pressoterapia è una tecnica fisioterapica per gli arti inferiori, il cui scopo è quello di ridurre il gonfiore di origine venosa o linfatica. Per questo tipo di trattamento vengono utilizzate delle macchine particolari, dette pneumodistensive. In pratica vengono fatte infilare le gambe in appositi gambali pneumatici collegati a un compressore e vengono fatti gonfiare a una pressione variabile, inferiore alla pressione massima arteriosa e superiore a quella minima.
Questo tipo di pressione fa in modo che i tessuti eliminino parte dei liquidi e dei residui metabolici, accumulati per la cattiva circolazione locale. Oltre ad essere particolarmente efficace per l'eliminazione naturale dei liquidi e' un tipo di trattamento particolarmente piacevole e rilassante che donera' agli arti inferiori un piacevole stato di leggerezza
Il principio d'uso degli ultrasuoni nel mondo medico si basa sull'interazione che si produce tra gli ultrasuoni e i diversi tessuti che essi atrraversano: la pelle, il grasso, i muscoli, i tendini, le capsule, le ossa ecc...
L'effetto terapeutico degli ultrasuoni sul tessuto da trattare dipende dalle caratteristiche istologiche del tessuto stesso, dalla natura e dallo spessore dei tessuti intermedi e dalle caratteristiche del fascio di ultrasuoni.
Questa terapia e' indicata per accelerare la riparazione del tessuto osseo, in casi di ritardi di consolidazione di fratture, pseudo artrosi, e innesti ossei, processi infiammatori osteo articolari e muscolo tendinei; osteoporosi.
TENS (transcutaneous nerve simulation); l'azione antalgica si svolge attraverso la stimolazione alla produzione e liberazione di oppioidi endogeni, neuropeptidi e neuromediatori e l'attivazione di sistemi di inibizione periferica degli stimoli nocicettivi (teoria del gate control).
Le apparecchiature isocinetiche sono strumenti che consentono di effettuare esercizi muscolari a velocità costante lungo l'intero arco di movimento. Dopo una fase di accelerazione, una volta raggiunta una data velocità angolare, l'apparecchio isocinetico rende impossibile il superamento di tale velocità poiché la forza muscolare che consentirebbe di aumentare la velocità della leva, viene assorbita dall'apparecchio e restituita come resistenza. Quindi, poiché la massima forza varia seconda l'angolo articolare, anche la resistenza meccanica incontrata dal muscolo varierà col variare dell'angolo articolare, in modo che alle estremità dell'arco di movimento sia bassa ed aumenti proporzionalmente man mano che aumenta il vantaggio meccanico della leva. Così facendo il muscolo incontra una resistenza che rimane costante lungo tutto l'arco di movimento, al contrario di quanto avviene nei comuni esercizi dinamici dove la tensione varia al variare della leva. Ne deriva che la resistenza che il paziente deve affrontare è accomodante, quindi costantemente proporzionale alla forza espressa dal paziente stesso. Queste caratteristiche dell'apparecchiatura isocinetica ne fanno uno strumento molto versatile che si presta ad un impiego in valutazione funzionale, in riabilitazione e in allenamento. In riabilitazione, come ampiamente documentato in letteratura, puo' venire utilizzato in tutti i trattamenti rieducativi laddove sia richiesta la ripresa della funzionalità muscolare. L'esercizio isocinetico è, infatti, finemente modulabile per cui puo' essere impiegato sia in pazienti estremamente deboli, si in pazienti molto forti, come descritto in decine di lavori scientifici sulla rieducazione sportiva.
L'apparecchio isocinetico, impiegato come strumento di valutazione della performance muscolare, rappresenta un importante ausilio per determinare oggettivamente le condizioni del paziente e monitorizzarne i miglioramenti durante il trattamento riabilitativo. Il test isocinetico fornisce un'ampia serie di parametri per esplorare la funzionalità muscolare e una serie di curve che meglio consentono di studiare la contrazione muscolare lungo l'intero arco di movimento. Il parametro più rilevante è il picco di momento di forza, cioè la forza massima che il paziente riesce ad esprimere durante l'esercizio. Da questa dato si puo' derivare la potenza istantanea moltiplicandolo per la velocità (forza x velocità) ed il lavoro moltiplicandolo per l'arco di movimento (forza x spostamento). Queste funzioni sono effettuate automaticamente dal computer e i risultati presentati attraverso un report che consente di studiare i parametri dell'arto leso confrontandoli con quelli dell'arto sano.
Le apparecchiature isocinetiche si possono genericamente dividere in due grandi categorie. Quelle pluriarticolari, che consentono attraverso una serie di differenti attacchi di testare e riabilitare tutti i più importanti distretti mioarticolari e quelle monoarticolari dedicate alle singole articolazioni; in particolare esistono sistemi specifici per il ginocchio. Tutte le apparecchiature sono dotate di un controllo computerizzato che consente di analizzare in tempo reale l'entitaà della contrazione espressa dal paziente. Tale controllo costituisce inoltre un importante feedback per il paziente e la base per la valutazione funzionale che il clinico dovrà effettuare durante il test isocinetico.
Intra-extra rotazione + Elevazione/abduzione: La differenza principale fra il lavoro eseguibile con Dynatorq e quello eseguibile con i semplici elastici, che generalmente lasciano più gradi di libertà al movimento, consiste nell'isolare una particolare funzione (intra-extra rotazione, abduzione, elevazione) e lavorare specificamente su quella con garanzia di sufficiente riproducibilità dell'esercizio e con la possibilità di misurare i cambiamenti di prestazione del paziente da seduta a seduta o fare il confronto con l'arto controlaterale.